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Content marketing per i social media: una strategia di successo

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Utilizzati da oltre 3 miliardi di persone in tutto il mondo, i social media si rivelano fra le piattaforme preferite dai marketers per comunicare il proprio brand, in primis attraverso campagne di advertising mirate a determinate call to action (conversioni, click sul link, visite al profilo, etc), che consentano un tracciamento accurato delle azioni degli utenti, nonché dei risultati ottenuti.

Secondo una ricerca di Demand Metric, tuttavia, il 70% delle persone preferisce reperire informazioni su un brand attraverso altri canali: che si tratti di un articolo, un post, un’immagine o un video, un buon contenuto si rivela di fondamentale importanza per attrarre nuovi potenziali acquirenti (fonte: https://www.convinceandconvert.com/content-marketing/content-marketing-statistics/).

Per questo motivo, la comunicazione organica attraverso i canali social, se ben curata e pianificata, si dimostra una risorsa fruttuosa e di successo.

In questo articolo vedremo quindi:

  1. Cosa si intende per content marketing
  2. Personas, valori e tono di voce
  3. Content creation e piattaforme
  4. Utilità per il vostro business
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Content Marketing

Con l’espressione content marketing intendiamo un approccio strategico incentrato su contenuti di valore (“Content is king”, diceva Bill Gates), atto ad attrarre e mantenere il nostro pubblico in modo redditizio. Possiamo quindi individuare due aspetti chiave nel content marketing: il contenuto e la strategia.

Per quanto riguarda il contenuto, esso deve rispondere a tre caratteristiche principali:

  1. informazione, deve cioè contenere una serie di nozioni o notizie utili all’utente;
  2. intrattenimento, ovvero un contenuto in grado di catturare l’interesse dell’utente;
  3. educazione, ovvero un contenuto creato pensando all’interlocutore, che sia quanto più onesto e trasparente possibile.

Sappiamo che ormai è finita l’era degli imperativi, e che oggi il marketing si indirizza piuttosto verso il cosiddetto marketing persuasivo, che fa leva su una serie di fattori più sottili per entrare in comunicazione con il potenziale acquirente.

E una tale strategia di marketing è ancor più raffinata quando ci approcciamo al mondo dei social media che, come sappiamo, incentivano un vero e proprio dialogo con il pubblico. Dialogo, che gli utenti sembrano avere particolarmente a cuore: l’80% dei potenziali acquirenti ritiene infatti che l’esperienza di interazione con un brand sia importante tanto quanto i suoi prodotti o servizi (fonte: https://www.salesforce.com/blog/marketing-statistics-to-know/).

Come vi avevamo raccontato nel nostro articolo sul Real Time Marketing, infatti, una interazione e conversazione fruttuosa con la propria community è basilare per instaurare fiducia e incrementare la brand awareness.

Il content marketing si rivela fino a 3 volte più efficace rispetto alle strategie di outbound marketing (fonte: https://review42.com/content-marketing-statistics/), ma per ottenere i risultati sperati, è necessario che la creazione di contenuti per i nostri canali social non sia affidata al caso, quanto piuttosto a una fase di studio preliminare che consenta di impostare una strategia di successo.

Personas, valori, tono di voce

Il primo passo da fare è individuare quali sono le nostre personas, ovvero il nostro “acquirente-tipo” o, nel caso dei social media, il nostro “follower-tipo”.

Per fare questo, ci vengono innanzitutto in aiuto gli strumenti di analisi interni alle diverse piattaforme. Gli insights messi a disposizione dai diversi social network, ci permettono di avere in prima battuta una rappresentazione generale degli utenti di cui il nostro pubblico è costituito: fasce d’età, genere e posizione geografica sono solo alcuni dei dati da tenere in considerazione.

E, ancora una volta, se desideriamo ottenere una rappresentazione più precisa, ci viene in aiuto il MarTech, con  strumenti di costruzione delle personas basati sull’intelligenza artificiale. Come Social Bakers (https://www.socialbakers.com/) che consente di organizzare interessi, affinità e motivazioni della nostra audience per creare personas quanto più possibile accurate.

Una volta individuato il nostro pubblico, è importante stabilire attorno a quali valori cardine far ruotare la nostra comunicazione sui social, ovvero quali aspetti siano rappresentativi dell’immagine che vogliamo dare del nostro brand, e ci accomunano al nostro pubblico.

E alla coerenza dell’immagine del nostro brand concorre anche la scelta del tono di voce, ovvero il registro che scegliamo di adottare nella nostra comunicazione, sia scritta che visual.

A tal proposito, è importante ricordare che il tono di voce va scelto coerentemente alla piattaforma utilizzata: l’informalità, per esempio, è una buona scelta su Instagram ma, come sappiamo, LinkedIn richiede un registro decisamente più professionale.

Altro aspetto da non sottovalutare è la coerenza fra il tono di voce e le parole utilizzate sui social, e quelle utilizzate sul nostro sito istituzionale: se scegliere le keywords più ricercate per il vostro sito è una prassi consolidata, essa si rivela altrettanto proficua quando il contenuto viene creato per i social media.

Anche in questo caso un uso oculato delle tecniche di SEO ci consentirà di essere indicizzati al meglio sia all’interno delle piattaforme stesse, sia nei motori di ricerca.

Una ricerca del 2019 di Optinmonster dimostra infatti come una buona reputazione sui social, così come un linking ben fatto, sia di aiuto a un posizionamento migliore sui motori di ricerca. Google non è mai stato esplicito sulla questione, ma ha affermato che le piattaforme social vengono di fatto trattate e scansionate, come ogni altra pagina web, alla ricerca di risultati (fonte: https://neilpatel.com/blog/social-media-and-seo/).

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Content creation e piattaforme

A questo punto, è arrivato il momento di pensare al contenuto vero e proprio. Come abbiamo detto, è necessario che rispetti le tre caratteristiche di cui sopra, ovvero informazione, intrattenimento e educazione, ma sempre con un’attenzione particolare verso l’utente, tenendo bene a mente l’interesse che un dato contenuto può suscitare nel nostro pubblico.

Nella scelta del tipo di contenuto da utilizzare, è da considerare che il materiale visual ha sicuramente un impatto più immediato. Nel 2020, il video sembra essere il contenuto in assoluto di maggior successo: l’84% degli utenti ha dichiarato di essere stato convinto all’acquisto di un prodotto o servizio proprio grazie a un contenuto video e, dall’altra parte, anche il 93% dei brand dichiarano di aver acquisito almeno un nuovo cliente tramite il video marketing sui social (fonte: https://www.hubspot.com/marketing-statistics).

Fonte: https://www.hubspot.com/marketing-statistics

Facebook e YouTube (con rispettivamente il 79 e 85%) sono sicuramente le piattaforme preferite per questo tipo di contenuto che si piazza al secondo posto fra le tipologie utilizzate per creare engagement, seguite dalle dirette o live video (fonte: https://www.hubspot.com/marketing-statistics).

Ma se ci rivolgiamo a un pubblico di millenials, Instagram pare ancora essere il canale ideale: 2/3 degli utenti ha infatti meno di 34 anni e la piattaforma è, secondo i marketers, la seconda per ROI generata (fonte: https://www.hubspot.com/marketing-statistics).

Se invece desiderate rivolgervi ai professionisti, ovviamente LinkedIn è la piattaforma che fa per voi, seconda solo a Facebook per efficacia nel B2B marketing, e altrettanto efficace nel video marketing: più dell’87% dei marketers ha infatti dichiarato di aver ottenuto buoni risultati utilizzando questo canale (fonte: https://www.hubspot.com/marketing-statistics).

Case Study: Ricola e il Meraviglioso Mondo delle Piante

Un esempio di una campagna video “content driven” da noi gestita secondo queste linee guida è quella realizzata per Ricola a inizio 2020, intitolata “Giovanni e il Meraviglioso Mondo delle Piante”.

Grazie alla visione strategica di Ricola e della casa di produzione Blue Joint Film, la campagna è stata progettata per avere un forte impatto educativo e di intrattenimento per tutto il target di riferimento. Nel progetto sono stati coinvolti Giovanni Storti (comico di grande successo, parte del trio Aldo Giovanni e Giacomo) e il neurobiologo vegetale Stefano Mancuso (entrambi bella foto), protagonisti di una serie di brevi video pensati per la distribuzione digitale su Facebook e YouTube.

Il contenuto di altissima qualità, unito una buona pianificazione e una accurata identificazione del target, hanno portato a risultati eccezionali con un forte apprezzamento da parte del pubblico. Nell’arco di appena 8 settimane, i video sono stati visti più di 6,5 milioni di volte, 1 milione di volte nella loro interezza, per un totale di 86 mila ore di “view time”. Anche dal punto di vista dell’engagement, gli obiettivi sono stati pienamente raggiunti: più di 36.000 interazioni dirette tra like, commenti e condivisioni da parte degli utenti coinvolti.

Se siete curiosi, trovate qui tutti i video prodotti e distribuiti per il progetto: https://www.ricola.com/it-it/scoprire/il-mondo-delle-piante

Utilità per il vostro business

L’abbiamo già detto, e ve l’abbiamo mostrato: “content is king”. Ma quali reali vantaggi porta al nostro business una strategia di content marketing sui social media?

  1. Aiuta a costruire una solida immagine del brand: il 78% degli utenti preferisce entrare in contatto con il brand attraverso canali che non siano pubblicitari (fonte: https://www.lyfemarketing.com/blog/why-is-content-marketing-important/). Per questo un brand che offre contenuti di valore alla propria community sarà percepito come più autorevole.
  2. Aumenta la retention e la fidelizzazione del pubblico: il 70% degli utenti ritiene che le aziende dedite al content marketing dimostrino un reale interesse nel costruire vere relazioni con il cliente (fonte: https://www.lyfemarketing.com/blog/why-is-content-marketing-important/). Se le campagne pubblicitarie sortiscono ottimi risultati in termini di attrazione di nuovi utenti, è il content marketing la strategia organica che si rivela più efficace nel trattenere gli utenti nel nostro raggio d’azione.
  3. Genera nuovi leads e aumenta il traffico: il content marketing può portare a un aumento fino a 3 volte superiore dei leads generati rispetto alle classiche strategie di advertising, nonché aumentarne la qualità (fonte: https://assetdigitalcom.com/content-marketing-important/). Un contenuto ben costruito, infatti, invoglia maggiormente l’utente a cliccare su una call to action, mentre lo guida verso il nostro sito.
  4. Migliora le conversioni: considerato che il 68% degli utenti ama trascorrere il tempo online cercando contenuti sui brand ritenuti interessanti, il tasso di conversione può aumentare fino a sei volte grazie al content marketing. In particolare, secondo il 72% dei marketers, il formato video può generare un ROI particolarmente buono da questo punto di vista (fonte: https://www.lyfemarketing.com/blog/why-is-content-marketing-important/)
  5. Abbatte i costi: i costi diminuiscono di circa il 62% rispetto alle tradizionali strategie di marketing, e questo iniziando con un investimento relativamente basso in termini di tempo: l’81% dei marketers ha dichiarato un aumento di traffico con sole 6 ore la settimana dedicate alla creazione di contenuti di valore sui social media (fonte: https://www.lyfemarketing.com/blog/why-is-content-marketing-important/).

Se desiderate adottare una strategia di content marketing per i social media, o se semplicemente vi abbiamo incuriosito, non esitate a contattarci: siamo sempre felici di chiacchierare di digital marketing. E se bramate altri contenuti, potete iscrivervi alla nostra newsletter cliccando qui.

Foto di Joseph Mucira da Pixabay